Menecmi

di T. M. Plauto
Teatro Antico 11- 12 -13 –14 agosto, ore 19.15 PRIMA NAZIONALE

Adattamento e Regia NICASIO ANZELMO

Con:
Roberto Baldassari, Glenda Canino, Giovanni Carta, Roberto Carrubba, Nicola Ciccariello, Giovanni Di Lonardo, Gaspare Di Stefano, Ludovica di Donato, Nicolò Giacalone, Cinzia Mirasolo
E con la partecipazione di MONICA GUAZZINI.

Scena e Costumi ANGELA GALLARO GORACCI
Coreografie: BARBARA CACCIATO
Musiche: FRANCESCO DE LUCA, ALESSANDRO FORTI
Sartoria: Paola Rossi
Aiuto alla Regia: Roberto Carrubba
Assistente alla regia: Davide Montalbano
Assistente ai costumi: Luna Quinci
Costruzione scene: Antonino Salvo
Organizzazione: Rossella Compatangelo
Produzione: Domenico Pantano (Centro Teatrale Meridionale)

Note:
I Menecmi, una delle commedie più note di Plauto, quella che ha dato al teatro posteriore il divertentissimo tema degli scambi di persona fra due gemelli, si fonda a sua volta su un tema popolaresco e già sfruttato frequentemente nella commedia attica. Fra tutte le drammaturgie che prendono spunto dal modello plautino una, in particolare, (The Comedy of Errors) ha attirato la mia attenzione e mi ha incuriosito a tal punto da prenderla seriamente in esame fino a studiarne una possibile fusione o, in caso contrario, a far subire alla commedia plautina, una crescita drammaturgica sostanziale senza per questo sminuirne il testo. Pur rispettando l’originale si moltiplicano gli elementi di comicità e di confusione, immergendo la vicenda farsesca in un contesto esotico e fiabesco. Epidamno, una città di maghe e d’incantesimi (come l’antro di Circe che trasforma i compagni d’Ulisse in porci) un luogo d’equivoci e di quiproquo, scandito da un’atmosfera inquietante come nei sogni. Una messa in scenache accosta ai due gemelli protagonisti due servi, anch’essi gemelli, non distinguibili fra loro, esattamente come i padroni, (sull’esempio del Sosia dell’Anfitrione). Mi è piaciuto “contaminare” con Shakespeare (The Comedy of Errors) il testo plautino o è forse meglio dire il contrario. Era troppo allettante l’idea di mettere insieme Plauto e il primo Shakespeare in cui ancora i caratteri dei suoi grandi personaggi non hanno raggiunto la grandezza che acquisteranno col passare degli anni e sono ancora privi di
vera e propria psicologia. Una fusione perfetta in cui i due autori convivono perfettamente.
Aleggia un’intensa atmosfera avventurosa che il più delle volte rasenta la farsa, per la paradossalità delle situazioni.

Spettacolo creato in esclusiva per
Calatafimi Segesta Festival

 

Foto spettacolo