Ulisse Inside

Teatro di Segesta

Di e con Salvo Piparo

Regia Claudia Puglisi

e con Costanza Licata, Francesco Cusumano

Note:

C’è un Ulisse che cavalcando entra a Troia, ed uno che va per mare.
Uno che torna ad Itaca, ed uno che resta per sempre con Calipso.

Un Ulisse si è perduto fra le braccia di Circe, ed uno è morto per le strade di Ilio. C’è l’Odissea di un uomo, fra le viscere di una città che è insieme Itaca e Troia.

Una città violenta, marchiata con il sangue dei suoi soldati, sotto assedio da troppo tempo ormai. Un variopinto acquario in cui il pesce più grande divora quello più piccolo. È Palermo, ed è il 1978.
E poi ci sono gli anni ’80 e la città sembra davvero essere in guerra. Bene e male combattono ogni giorno. Gli eroi sono da ambo le parti perché figli, fratelli, padri, della stessa città.

Nascono a pochi passi gli uni dagli altri, e giocano insieme prima di diventare assassini o uomini di scorta. È questo che rende sottile il confine fra ciò che è bene e ciò che è male qui, ad ovest del Mar Egeo.
Se la differenza fra buoni e cattivi diventa grottesca, i personaggi che la abitano devono farsi mitici per riuscire a contenere in sé un contrasto così forte. Scritto da Salvo Piparo,

ULISSE INSIDE è una sorta di diario di bordo che parte dall’idea che tutti abbiamo un eroe “addummisciutu inside”. Questa volta il viaggio dell’eroe si compie fra sirene ammalianti che promettono soldi facili, e una donna dal seno rigoglioso che ammalia gli uomini e li rende simili a porci, mentre la Sicilia come Penelope cuce di giorno e scuce di notte, trame ancora segrete.

E infine gli dei che stabiliscono le sorti degli uomini, che hanno giocato la loro partita a Palermo, hanno fatto scacco al re con la mossa del cavallo di Troia. Era il 23 maggio 1992. Un eroe ha combattuto ed è morto. Un eroe si sveglia e chiede a tutti di aprire gli occhi. In scena il canto di Costanza Licata è il polistrumentista Francesco Cusumano.

Claudia Puglisi

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