Segesta Naturans

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Il paesaggio, i suoi elementi salienti e iconici, un rivolgimento telluricoeterno, il destino della Sicilia. Angela Gallaro coglie questa ininterrotta mutazione, minacciosa quanto può esserlo una catastrofe naturale che non permette difese, e l’attesa, ad ogni speranzosa impresa umana, di una continuità temporale, contro l’annullamento. L’artista ne coglie i contorni di una metafora della Sicilia e della sua inquieta intimità geologica. La civiltà di questa isola si è misurata con questa fatalità. Per millenni. Accade così che le testimonianze di quest’avventura appaiano come cause e conseguenze di un patto antico. Traggo dalle viscere della terra pietra luminosa e cromatica, onde ridisegnare il paesaggio secondo i dettami di quegli dei preposti a regolare l’ordine della natura.

 

Costruisco un tempio. Pare il centro dell’universo. Scavo e traggo ancora pietre da una dolina calcarea e apro una finestra di suonivibranti verso il cosmo in modo che ascolti le istanze degli uomini. Tutto si moltiplica nei mille colori di una prepotente iridescenza mediterranea. Il cielo contrappunta con i suoi toni freddi e la natura sembra parlare il linguaggio dell’uomo. Ecco “Segesta Naturans” una immagine, un programma, una visione di una esperienza culturale totalizzante.

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