I SALUTI

Manifestazioni come queste sono fondamentali momenti di valorizzazione di un patrimonio storico unico al mondo.

L’istituzione dei Parchi archeologici, completata dal mio governo a quasi venti anni dalla legge istitutiva, rappresenta l’inizio di una nuova visione che mira al recupero, alla tutela e alla conoscenza dei siti culturali siciliani.

Segesta ha già fatto registrare lusinghieri risultati per quanto riguarda il numero dei visitatori che, in due anni, ha superato le seicentomila unità, con un trend in costante crescita.

Adesso abbiamo alzato l’asticella a un milione: un obiettivo raggiungibile per un’area di duecento ettari, posta in una posizione unica e sulla quale sorgono il tempio e l’anfiteatro greco.

Con l’autonomia finanziaria di cui li abbiamo dotati, adesso i Parchi possono rendere ‘vive’ anche le pietre, mute testimoni dei secoli passati, con una serie di eventi e iniziative che li facciano scoprire e apprezzare da un pubblico sempre più numeroso.

Nello Musumeci
Presidente della Regione Siciliana

L'autonomia gestionale del Parco archeologico di Segesta, oggi realizzata dall'Amministrazione regionale, si concretizza con importanti attività di valorizzazione.

L’archeologia vive nelle pietre del tempio e del teatro, delle case rupestri, arroccate tra ripidi pendii, e delle cinte murarie e negli edifici pubblici monumentali.

Diversi spettacoli si alternano sullo sfondo del tempio e del teatro, luoghi di profondo fascino. Si comincia con la commemorazione di Uomini e Donne dello Stato, si proseguirà con teatro, musica, conferenze, osservazione delle stelle e dei pianeti, novità sui "buchi neri", gastronomia, dibattiti.

E pure un "assaggio" di cinema di qualità. È solo l'inizio di un’intensa progettazione che prevede anche restauri e manutenzioni, scavi e ricerche, cura della viabilità.

Segesta vuole essere la “casa” accogliente di tutto il territorio circostante e dei numerosi turisti, che qui troveranno non “segni muti” del passato, ma i “monumenti eterni” del sapiente lavoro dell'Uomo.

Rossella Giglio
Direttrice del Parco Archeologico di Segesta 

Le antiche pietre segestane continuano a raccontarci ancora bellissime storie di uomini, dei loro destini, dei loro amori e delle loro passioni.

E sulle stesse pietre continuano ad incontrarsi le vite di servi e padroni, di eroi e dei immortali che irrompono ancora con forza nella quotidianità della nostra esistenza.

Le Dionisiache sono custodi della dimensione aggregativa e collettiva del teatro vissuto ancora come “rito”.

Il Festival, da questa edizione, non limita il suo campo di azione alla sola performance teatrale, ma punta a rilanciare la ricerca e lo studio sul teatro e la scrittura drammaturgica collaborando con enti istituzionali come l’Università degli Studi di Palermo (con il Progetto Segesta), L’Università La Sapienza di Roma, il Centro Nazionale di Drammaturgia Contemporanea (Cendic) di Roma.

Nicasio Anzelmo
Direttore Artistico 

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