PSEUDOLO

PSEUDOLO 
di T. M. Plauto
Adattamento e regia CRISTIANO ROCCAMO

Con ETTORE BASSI e Riccardo Bartoletti, Massimo Boncompagni,
Antonio Salerno, Jacopo Costantini, Ludovico Rohl
Adattamento Cantica ROBERTO DANESE Università Carlo Bo
di Urbino
Costumi GLORIA FABBRI, MARTA BENINI
Musiche Originali SARA CASTIGLIA
Scenografia ELISABETTA SALVATORI
Pupazzi BRINA BABINI
Produzione Teatro Europeo Plautino e Plautus Festival

Note:

Cicerone ci racconta che Plauto “ s i divertiva” (gaudebat) in vecchiaia nel comporre Pseudolus , rappresentata per la prima volta nel 191 a.c. quando Plauto aveva circa sessant'anni. Calidoro era innamorato della cortigiana Fenicia ma era a corto di denaro. Un militare riscatta la fanciulla dal lenone Ballione. Pseudolo, servo di Calidoro, raggira il militare ed il lenone. Calidoro ottiene la sua amante e Pseudolo il suo vino. Come nel Miles Gloriosus , nello Pseudolus il servo è al centro della Commedia. Il servo di Plauto ha infatti i spirato nei secoli i più grandi autori teatrali come Molière, Ariosto, Goldoni, Shakespeare, Goëthe e Rossini; per questo, e non solo, s i evince come Plauto sia il padre di tutto il teatro comico europeo. Una messa in scena semplice, senza quarta parete. Gli attori, in abiti che richiamano la tradizione delle culture d’epoca romana, dialogano tra loro, s i rivolgono al pubblico e lo interpellano. Ne vien fuori un allestimento che lascia spazio all'improvvisazione, al gioco scenico, Deverbia e Cantica accompagneranno gli spettatori negli intrecci Plautini messi in atto da personaggi grotteschi, anche grazie all'uso delle maschere che permettono agli attori di interpretare più personaggi. I sentimenti e gli affetti sinceri, quando ci sono, sono comici e non commoventi, motivo per cui, le commedie di Plauto erano di certo le più applaudite.