GLAUCO

GLAUCO
Di L.Pirandello - Omaggio ad Andrea Camilleri

Teatro Antico
PRIMA NAZIONALE

Regia: WALTER MANFRE’
Con: GUJA JELO e Giupi Randazzo, Fabiola Leone, Tiziana Bellassai, Virginia Bianco, Matilde Masaracchio, Manuel Manfrè, Sebastiano Presti, Sergio Spada, Alessandro Bonaccorso e con Aziz Kalas, Maurizio Modica, Angelo Vulcano, Riccardo Bulbo, Simone Puglisi, Valentina Floriddia, Flavia Giarracca, Maria Gina Taranto e con la partecipazione di ANDREA TIDONA

Danzatrice solista Sofia Errigo
Musiche Originali CARLO MURATORI
Scenografia SIMONE RAIMONDO
Costumi VALENTINA MELILLI
Assistente alla Regia Chiara Vitali

Note: Glaucuè una delle due opere che Luigi Pirandello tradusse in dialetto agrigentino. Un dialetto meraviglioso che diventa la lingua più adatta a raccontare il Mito diGlauco, eroe marinaro, e della pastorella Scilla. Una storia d’Amore, di Potere e di Morte che il drammaturgo dannunziano Ercole Luigi Morselli aveva scritto in un italiano aulico ed insopportabilmente barocco. Qui diventa musica, commozione, ironia, poesia pura…La storia ti travolge. Glauco, pescatore povero in cerca di gloria e di ricchezza, innamorato e riamato dalla pastorella Scilla, con pochi compagni,parte alla venturasperando di poter tornare carico d’oro per potere sposare il suo amore: solo se sarà ricco, infatti, il vecchio avaro Forchis, padre della fanciulla, gli concederà la mano di lei. Parte con la sua povera barcaperché vuole mettere ai piedi di Scilla le ricchezze ed il benessere che avrà conquistato e che conquisterà. Leilo aspetta su quel lembo di mare dove le sirene incantano i marinai per poi ucciderli: lo stretto di Messina. Glaucu non tornerà in tempo per rivedere viva la suaScilla perché la maga Circe, con i suoi incanti, lo tratterrà un attimo in più: quello sufficiente per farsi strappare dall’Eroe il bacio che lo renderà immortale ma anche quello in cui Scilla, credendosi dimenticata ed abbandonata dal suo amore, deciderà di uccidersi lanciandosi da una rupe. Il dolore di Glauco sarà immenso ed eterno e solo si placherà quando il giovinetto Pastore Musico, che vive su quelle sponde del Mediterraneo, deciderà di cantare la sua Storia affinché sia da esempio a tutti coloro che pensano di trovare una gloria effimera abbandonando gli affetti più puri. Così ci insegna il Mito… Una storia meravigliosa nella sua semplicità. E noi la raccontiamo facendoci avvolgere dalla incantevoli musiche di Carlo Muratori e dalla partecipazione di circa 20 attori fra cui due protagonisti della scena teatrale italiana di inequivocabile notorietà e bravura.